Curiosamente le mie ricerche nell’ambito dell’abbigliamento maschile mi hanno aiutato a ridefinire e ad arricchire l’immagine che ho della femminilità e dell’eleganza. Disegnare collezioni per uomo mi ha aiutato a capire meglio la moda femminile. L’eleganza maschile si è manifestata in termini di regole, canoni, codici nel concetto tradizionale dell’”uniforme”:una giacca, un pantalone ed eventualmente un gilet. Concetti che ho voluto rivedere e, quando l’ho ritenuto possibile, adattare al gusto femminile. Ritengo di aver ottenuto risultati spettacolari, se non addirittura innovatori in diversi casi, giocando con gli opposti, unendo il desiderio maschile di comodità e solidità alla sobrietà di una femminilità sempre raffinata: camicie impeccabili, dal taglio maschile ma realizzate con tessuti preziosi, femminili. La giacca da smoking addolcita dalla trasparenza del tulle. Tessuti dei pastrani militari usati per cappotti e redingotes avvitate. L’uniforme militare di una volta, la sua ricchezza, la sua opulenza, la ripetizione degli elementi decorativi, le astuzie tecniche e i valori simbolici che la contraddistinguono, è stata una fonte preziosa e un punto di riferimento per l’eleganza femminile d’oggi.