“Nella cultura di quegli anni ho trovato e messo a fuoco la mia attitudine professionale: lavorare sulla materia, dalle prime spille pop alle sperimentazioni sulla gomma. In seguito avrei scoperto quanto mi fossero congeniali le forme religiose e non violente degli abiti indiani, mentre quelle della cultura occidentale, mutuate dalle armature, sono aggressive. Del resto sono figlio della poesia e della geometria, le mie materie preferite al liceo. Ancora oggi, sono felice quando mi commuovo.”