Collezione Prêt-à-porter
“C’è una tendenza, nell’uomo, che cresce e si rafforza secondo una logica di continuità. Un’esigenza ed una volontà di conoscersi, valutarsi e studiarsi che si spingono fino al narcisismo, inteso come individualità e consapevolezza assoluta di sé, del proprio essere e del proprio corpo. E’ il desiderio di rompere qualsiasi schema e, al tempo stesso, di appropriarsene. Con la massima libertà, si attinge al grande patrimonio della storia, scegliendo pezzi che appartengono a tutte le culture, dalle uniformi alle divise. Sino alle più recenti, come il vestirsi di pelle nera, interpretato ora con un atteggiamento meno ostentato e duro, più cosciente. Perché anche i modi di esprimersi e di porsi, oggi, sono cambiati. Insieme ai valori… “
Gianfranco Ferré
PAROLE PER DIRLO
Comfort: ogni capo è volutamente, deliberatamente confortevole, anche quando ha forme molto aderenti, ottenute grazie a moderne modellazioni di origine sartoriale. Logica: negli intendimenti. I colori appartengono all’origine ed alla tradizione del capo e della materia. Così il camelhair è color cammello, ma può avere spessori e compattezze differenti, dal peso piuma all’ultra-infeltrito. Il cashmere sceglie i suoi toni naturali. Qualità: sublimata dalla foggia. Alpaca corposa che può essere usata senza intelaiature; flanelle doppie come panni; lane e cotoni incollati, doppiati e garzati sino a divenire un unico nuovo tessuto per cappotti morbidi e caldi. Giacche double, sfoderate, belle all’esterno come all’interno: una moderna ricerca giocata su soluzioni sartoriali, che vivono grazie agli accorgimenti tecnici con cui è costruito il tessuto. Effetti: flanelle, grisaglie, millerighe hanno una mano morbida e vellutata, quasi setosa. Simil-broccati per camicie, realizzati sovrapponendo ricami elettronici. Aspetto consistente, soffice, caldo: tutto sembra pesante, ma nasconde un’anima leggera. Libertà: lo stile non deve essere formale per esprimere eleganza, né informale per sdrammatizzare. Il giorno si trova a suo agio nella sera. Cambiano solo gli atteggiamenti, il modo di porsi. Silhouette: allungata, nera, blu, grigia con pardessus che toccano terra. Giacche lunghe, accostate, indossate con attitudine quasi da uniforme militare. Jeans: di velluto in cotone e viscosa, a tripla tintura, per ottenere l’effetto cangiante e la morbidezza che dà l’uso. Come sempre, diversi. Diversi come il jeans di Gianfranco Ferré Jeans.