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Collezioni —Uomo / Prêt-à-Porter

Autunno / Inverno — 1992

Cartella Stampa

“Un mondo interiore di cultura e di abitudini si trasforma in un’elementare semplicità, dove si leggono i segni della storia dell’uomo… Il senso del viaggio – per le città e in campagne molto civilizzate – accentua la voglia di compiaciuto clan: gli amici tra di loro, le affinità di gusto e di emozioni che non equivalgono necessariamente al modo di essere… Le diversità accostate, vivendo consapevolmente origini, tradizioni e futuro. Perché il pianeta dell’uomo è così complesso che, per ritrovare la strada, servono una radice, una necessità…

Al bisogno inespresso di duttilità e scioltezza, ho risposto con le giacche anche senza colletto, comode come maglioni. Con tweed e scozzesi corposi, con mischie di seta e cashmere grattato, con tessuti a doppia frontura dolci al tatto e ispidi alla vista…

Tutta la collezione appare sotto il segno del dualismo: la ciniglia di seta è gonfia ma leggerissima, il capo di pelle con la fodera trapunta sembra voluminoso ma indosso non ha peso…

Nei colori di sempre: grigio chiaro, asfalto, foglia mescolata al cammello. Nei toni araldici, da stemma: giallo, blu Francia, rosso stendardo…”

(appunti da una conversazione con Gianfranco Ferré del 3 gennaio 1992)