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Collezioni —Uomo / Accessori

Primavera / Estate — 2006

Cartella Stampa

“Penso che nel vestire maschile di oggi ordine e disordine siano poli opposti soltanto in apparenza. Regola e disobbedienza, in realtà, sono attitudini e connotazioni che convivono senza stridore, si compensano e si compenetrano in piena naturalezza, dando vita alla rilassata eleganza di un modo di essere che diventa stile e può evitare di omologarsi alle mode…

Con intelligenza e consapevolezza, l’uomo sa scombinare e ricombinare tra loro i pezzi del guardaroba. Indossa, per esempio, il formalissimo abito monocolore – tanto preciso nella costruzione da risultare sciolto e destrutturato – sulla camicia aperta, senza cravatta. Per istinto e con ironia, ricerca la novità, senza rinnegare i codici che gli appartengono da sempre. Rinnovare e ritrovare: sintetizzando al massimo, il motto potrebbe davvero essere questo, per definire un comportamento di assoluta linearità…”

Gianfranco Ferré

Anche la scansione cromatica parla di antitesi che si stemperano in assonanze. Suggerisce uniformità che però permette molteplici variazioni sul tema, tanto semplici quanto sofisticate. Il leit motiv estivo è il bianco. Per nulla scontato o monocorde, modulato e sfumato. Un bianco, il più candido e luminoso, si oppone al nero. Un altro bianco, più smorzato e pacato, si accosta al color carruba. Un altro ancora al grigio…

Secondo una logica analoga, le scelte materiche si orientano tra opposizioni singolari e armonie inconsuete, tra leggerezze sorprendenti e corposità decise. Le tipologie sono collaudate e del tutto naturali: lana e cotone, seta e lino. Le diverse consistenze sono decisive nel determinare fogge e vestibilità dei capi. Le carature esprimono sempre l’eccellenza. La lana “180 S” e il cachemire extralight hanno la lievità della tela e disegnano giacche senza peso, da abbinare a pantaloni di cotone grosso. Mentre il cotone “sea island” – il più sottile del mondo – costruisce un parka estivo che pare sfidare la legge di gravità. Un inconfondibile gusto per ciò che è prezioso contraddistingue i pellami utilizzati per i blouson: coccodrillo e struzzo, rospo e karung, tutti alchemicamente virati in bianco…

Mescolare, interpretare, giocare. Oppure aggiungere e togliere, per reinventare le immancabili giacche “masquerade” da sera: sempre sfarzose, sono fatte di strati e strati di organza, moltiplicati e sovrapposti gli uni sugli altri e poi ritagliati e intagliati, ricamati e intarsiati. Con un effetto camouflage indicibilmente magico…