• 1960
  • 1961
  • 1962
  • 1963
  • 1964
  • 1965
  • 1966
  • 1967
  • 1968
  • 1969
  • 1970
  • 1970
  • 1971
  • 1972
  • 1973
  • 1974
  • 1975
  • 1976
  • 1977
  • 1978
  • 1979
  • 1980
  • 1980
  • 1981
  • 1982
  • 1983
  • 1984
  • 1985
  • 1986
  • 1987
  • 1988
  • 1989
  • 1990
  • 1990
  • 1991
  • 1992
  • 1993
  • 1994
  • 1995
  • 1996
  • 1997
  • 1998
  • 1999
  • 2000
  • 2000
  • 2001
  • 2002
  • 2003
  • 2004
  • 2005
  • 2006
  • 2007
133

Collezioni —Uomo / Accessori

Primavera / Estate — 1992

Cartella Stampa

Collezione Prêt-à-porter

Sfogliando i libri di Jules Verne. Rileggendo Robinson Crusoe “Quando mi svegliai era giorno fatto, l’aria serena e lo tempesta diminuita tanto che il mare non era più così grosso e furioso. Ma ciò che mi sorprese di più fu il vedere che la marea, salendo…” Ripensando alle meraviglie del Nautilus, tra fantasia, memoria, nostalgia scaturisce il viaggio del capitano Nemo nei mondi sommersi ed emersi…

“Mi affascina la tecnologia della muta subacquea. Il massimo della tecnica per muoversi con il massimo della naturalezza”, spiega Gianfranco Ferré. “Seguendo questa intuizione, ho provato a frugare in un immaginario baule, tra uniformi del passato e strumenti avveniristici. Ho tuffato le divise in un blu che diventa nero e in un blu che si trasforma in turchese. Nell’acqua di mare che stria e schiarisce, nel salino che brucia. Tra reti, stemmi, gomma … Lasciando – per esempio – sulla treccia fisherman dei maglioni una patina opaca e impermeabile, ottenuta con la catramatura… Perché proseguo nella mia ricerca del naturale; nel senso di ciò che appartiene da sempre all’uomo: che sia frutto della natura o risultato di una trasformazione tecnologica”.

In questa atmosfera da moderno navigante alla Stevenson, la classica fibbia di metallo diventa di poliuretano. La rete di nylon filtra i colori elettrici ispirati alle attrezzature dei sub. La felpa blu da regata si scompone in un marsupio da legare in vita. La camicia a vento ha un cappuccio in popeline di seta che si può ripiegare e nascondere nella tasca. Caban e impermeabili sono trasformati dalla gommatura e dalla “talcatura”, un procedimento simile a quello usato prima di riporre la tuta per le immersioni.

All’opposto, fogge quasi volutamente stiff, impeccabili e corrette.

La camicia che sembra inamidata, il doppiopetto e la giacca formali, il bianco come puro, candido, lavato. I tessuti dolci dalla bella consistenza corposa: tussah, lino grosso, crêpe doppio, lino stramato. Le scarpe di cuoio con la doppia suola e le scarpe all’inglese. Ma anche comodità e comfort: le scarpe con la suola di gomma, il sandalo piatto, le espadrillas leggere.

(appunti da una conversazione con Gianfranco Ferré del 18 giugno 1991)