• 1960
  • 1961
  • 1962
  • 1963
  • 1964
  • 1965
  • 1966
  • 1967
  • 1968
  • 1969
  • 1970
  • 1970
  • 1971
  • 1972
  • 1973
  • 1974
  • 1975
  • 1976
  • 1977
  • 1978
  • 1979
  • 1980
  • 1980
  • 1981
  • 1982
  • 1983
  • 1984
  • 1985
  • 1986
  • 1987
  • 1988
  • 1989
  • 1990
  • 1990
  • 1991
  • 1992
  • 1993
  • 1994
  • 1995
  • 1996
  • 1997
  • 1998
  • 1999
  • 2000
  • 2000
  • 2001
  • 2002
  • 2003
  • 2004
  • 2005
  • 2006
  • 2007
133

Collezioni —Uomo / Accessori

Autunno / Inverno — 1989

Cartella Stampa

Collezione Prêt-à-porter

“E’ un guardaroba canonico, quello che ho preparato. Una serie costante che é arrivata ormai a una classificazione… Perché ho ridefinito il tema della sartorialità attraverso regole fissate nel tempo della tradizione Ferré, ma sono andato oltre, perfezionando il concetto della scioltezza, della destrutturazione… C’é anche un deliberato tocco eccentrico, che rifugge dalle categorie con cui ìn genere viene definito … Più che snobismo, direi che si tratta di una risistemazione mentale di ciò che da sempre esiste nell’abbigliamento…”

(Appunti da una conversazione con Gianfranco Ferré del 2 gennaio 1989)

INTORNO ALLA TRADIZIONE

Gli abiti etichettati SARTORIAL: con le proporzioni precise, determinate, e i drop dalla vestibilità accurata che offre il pret-à-porter. Ma con rifiniture in gran parte manuali e tessuti importanti: cashmere, camel-hair, alpaca. I capi double, secondo quel gusto moderno di mescolare anime diverse: come i misti cashmere, lavati perché siano più sciolti, e i tessuti crêpe, sinonimo di mano leggera e svelta da indossare.

ALL’ORIGINE DELLA LINEA

Capi morbidi e insieme corposi, senza rigidità alcuna. Recupero del comfort spartano e rustico connaturato agli harris, ai mélange irregolari, ai mohair garzati. Ma rinvigorito con un certo spirito di uniforme, fatto di flanelle e melton dal fumo all’antracite, di vyelle e harris grigio. Rivoluzione russa. Una sfumatura sull’altra, interpretando quel senso dell’eleganza rilassata tipico degli inglesi che hanno viaggiato molto.

MESCOLANDO NOTE IMPREVISTE

Allusioni all’Anatolia e ai tappeti persiani nel tricot fuso e mescolato; nel patchwork dai toni rugginosi, come vecchi bauli, kilim arrotolati da generazioni, rilegature antiche di libri. Rigore nostalgico delle camicie da sera di voile. O di crêpe di seta (davanti) e cotone sulla schiena. O di crêpe de chine plissettato, sostenuto (dietro) dalla vyella.