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Collezioni —Donna / Prêt-à-Porter

Autunno / Inverno — 1993

Cartella Stampa

“Felice senso della ragione … O forse, realtà trasfigurata, piacere nel vedersi e sentirsi a proprio agio, energia che nasce dall’equilibrio e dal comfort… Per questa donna diversa, che ha desiderio di bellezza ma non di fuga, di relax ma senza esotismi e abbandoni, ho pensato a una silhouette nuova, allungata e fluida, con spalle minute … Veloce come un disegno a matita … Una silhouette che sposa il colore alla forma, seguendo il principio che ogni oggetto ha, naturalmente, un colore: così il cappotto che sembra un caftano è bianco, il cappotto che copre con praticità è beige, la ruota di velluto panne è blu … Forme elementari, dunque forti, che gli accessori sottolineano in modo puro, essenziale … Disegnando e immaginando situazioni reali, occasioni concrete di vita quotidiana, mi sono accorto che d’istinto andavo scegliendo il bianco, il rosso, il cappotto, il tailleur di ispirazione maschile, l’oro, il décor, la fantasia … Il lessico Ferré, il mio costante alfabeto espressivo …”

Gianfranco Ferré

Rosso. Una pennellata decisa, una vibrazione forte, un impulso segnaletico. Rosso per i pantaloni tagliati come jeans e il parka di satin sul pullover gonfio in leggera nappa e costa inglese.

Trench. Elegantemente avorio, come esigono storia e tradizione. Lungo a sfiorare la caviglia o disinvoltamente corto. Nelle stoffe asciutte che danno linea e scatto: canneté, popeline di cotone, gabardine, duchesse. Sempre strizzato in vita, che si porti sul tailleur o sulla T-shirt bianca.

Maschile. Nel continuo incrociarsi tra il maschile e il femminile, il tailleur cambia le proporzioni e si enfatizza, con la giacca molto corta o, all’opposto, lunghissima. Da completare soltanto con le calze e lo stivale morbido, piatto. Grisaglie, tweed, tessuti tipici del guardaroba da uomo nelle tonalità grigio, ferro, asfalto. Con pantaloni e pullover da cui balena l’essenza di un polsino bianco.

Abito. Una pennellata sempre nera, un lungo tratto di inchiostro. Dagli spacchi che si aprono sui fianchi escono gonne e pantaloni, sulle spalle si drappeggia a volte uno scialle.

Trapunto. Il calore e la leggerezza di un’imbottitura tecnica. Da portare con un semplice stacco di bottoni mentre caban e spolverini, ripiegati, entrano anche in una sacca.

Cappotto. Steli sottili, corolle rovesciate, scampanature. Gioco di silhouette che segna tutta la collezione … Mantelli di velluto froissé o cashmere, cappotti candidi a pieghe che ricordano certe divise militari. Nervature sul dorso come “la fustarella” greca. Caftani turchesi, pavone e violetti. Bordi di velluto blu o verde che definiscono la linea.

White Shirts. Camicie a nuvola. Gonfie casacche di organza o taffetà rettangolari, con maniche a sbuffo. Pantaloni o gonna di velluto a nervature o finemente plissettate per disegnare una figura sottile e mobile.

Preziosità. Platino in provetta, alchemico, da mago del lusso. Nel tweed jacquard si intreccia un filo di lamé che dà uno scintillio intermittente a bassa frequenza.

Jeans. Realizzati in lampasso stretch che crea effetti di goffratura, nei colori Luigi XVII: turchese, verde, smeraldo. Sopra, pullover di visone morbidissimo e sfoderato.

Oro. Rame e oro, ma più opachi e polverosi, di gusto sportivo, colati e fusi sul blouson di pelle doppiato di calda pelliccia.

Tenuta da sera. Il gioco fantastico delle trasparenze, delle ombre, dell’improvviso svaporarsi del tessuto in una rete di tulle. La giacca da smoking – severità, uniforme – diventa fluida e scompare. Restano il colletto, le maniche, parti di dorso. Scompaiono le maniche e un lembo sul davanti.

Fantasia. Dall’artefice del “Power Swimsuit”, il costume da bagno urbano, vestiti con dettaglio di tulle opaco, ma non trasparente per effetti di sovrapposizione. Inserti di cuoio che riproducono parti anatomiche, trasformati in cartigli e immersi in una colata d’oro. Una suggestione mitologica alla ‘ ….. Ferdinand Knopf, tra Minerva e guerriera. L’impressione potente di una statua rivestita di metallo e sospesa su misteriosi specchi marezzati.