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Collezioni —Donna / Accessori

Autunno / Inverno — 1997

Cartella Stampa

Collezione Prêt-à-porter

“Profumi, ombre, una voluttuosa bruma che sembra avvolgere la figura, il suono delicato di una lunga collana… Allusioni, frammenti di ricordi, immagini che sembrano moltiplicarsi in un prisma… Ho disegnato questa collezione pensando che il desiderio di semplicità, nella nostra cultura, è pervaso dal gusto di raffinate complicazioni. Il senso del doppio non basta più, seduce il lusso di fodere che si intravedono, la voluttà dei cinturini sottili che abbracciano la caviglia, l’esotismo di scarpe minute e slanciate, vagamente orientaliste… “

Gianfranco Ferré

Sensazioni… un’impressione diffusa di sensualità pervade tutto: anche i capi di origine sportiva sono talmente sottili che lasciano percepire la morbidezza del corpo. Scivola bassa su un fianco la cintura quasi da aviatore, intorno alla vita si annoda lenta la stringa che termina nei puntali aguzzi d’oro, simile alla coda di un serpente in fuga. Come nella tradizione orientale, il corpo scivola dentro il vestito ed il vestito si muove liquido intorno al corpo. Senza nostalgia, piuttosto un’aura vaga di esotismo e cultura.

Desideri… la silhouette è lunga lunga, tenera tenera. Ma esprime un senso preciso di volontà, perché il corpo è peccaminosamente esposto oppure celato. Gonne lunghe, pantaloni ed improvvisamente anche una gonna così corta che sembra sia rimasta solo la parte superiore del vestito.

Scompigli… non c’è sopra, non c’è sotto. I paltò sono esili e ravvicinati come astucci. Ma anche lunghi, per coprire la maglietta che scende fino ai piedi. Le giacche si sono ridimensionate e rivestono il corpo con l’aderenza di una guaina. Tessuti corposi ma morbidi. Lane che già al rovescio mostrano strisce di raso. Cashmere sostenuto da elastomeri, che danno al tessuto un aplomb diverso.

Pennellate… colori mescolati, sovrapposti, sfumati. Il caramello intenso si accende nel rosso, il rosso vibra vicino all’argento, il blu diventa magnificente con lucentezze diverse, i marroni gelidi sono movimentati da effetti opachi e lucidi. Riflessi di pietre e di fiori: turchesi profondi, topazi, porpora scurissimo, viola d’oriente. Nei momenti più preziosi, toni pallidi, eterei: cipria, alabastro, velluti perlati. Disegni lievi di fiori sono nascosti dalla georgette cangiante, ombre di ricami appaiono sotto gli argenti, con un senso di fresca poesia.

Alchimie… coccodrillo sfumato, marabù color cuoio, pause d’ombra gettate da piccoli ciuffi di pelliccia, lane impalpabili che diventano cappotti. Scarpe affilate, sottili, con laccetti che si intrecciano alla caviglia. Piatte, con i tacchi. morbide e ricamate, anche se di coccodrillo. Borse ridotte al minimo, non più grandi di portasigarette.

Declinazioni… il jeans di Gianfranco Ferré Jeans, essenziale ed asciutto, magico ed unico. Sfumature dense ed intense, in velluto decolorato a tintura multipla con effetti cangianti, in broccato, in taffetà lucente ed imbottito.