Pensando che nella moda “la fantasia non è più quella di un tempo” (che cosa c’è di inedito? di non dejà 2vu? di rivoluzionario?) e che l’inverno va visto come un fatto più compiuto, meno tra-là-là, comunque da vivere “vestite”, Gianfranco Ferré ha scelto come obiettivi della sua nuova collezione la linearità, la pulizia, la costruzione, il gioco dei volumi, rifiutando tutto ciò che ha l’aria casuale e abbandonata, ricercando un’immagine che faccia a meno dell’ “accessorio surplus”.
E allora, ecco la scelta dei tessuti e dei materiali senza equivoci e mollezze: corposi panni doppi da sartoria rifiniti di gros, harris tweed o tweed pepe e sale, pesanti jersey ad effetto “melton”, cotone gommato per gli impermeabili, nappa imbottita e “borego” per i blousons, doppi crêpe a effetto interlock per la sera, rustici loden accostati alla pelle.
E poi, ecco la predilezione per i colori “metropolitani”: grigi velati e nebbiosi, grigi scuri e fumosi, una gamma di blu che ricordano l’Oriente (China, indaco, copiativo), tanti colpi di rosso deciso e sicuro, e naturalmente, il nero.
E dunque, ecco la scelta delle linee nette, senza mezzi termini: le giacche lunghe con le allacciature nascoste e i colli a listone in forma impunturati, i caban senza collo con effetto di doppia manica, la serie di “vareuses” sportivissime, gli spolverini impermeabili, i mantelli a vestaglia lunghi al polpaccio, contrapposti a cappotti lineari in morbido velours che si arrestano sopra al ginocchio, le sottane decisamente lunghe diritte e spaccate, che talora nascondono effetti di doppio che rispondono a criteri funzionali i pantaloni senza pinces in vita che acquistano rotondità al ginocchio, i “vestiti-coulotte”.
E ancora, ecco la decisione di “legare tutto” con fili conduttori come le impunture, certi tagli e accorgimenti presi a prestito dalla “civiltà del chimono”: motivo ricorrente è l”’obi”, di maglia e pelle sui capi da giorno, di paillettes su quelli da sera, dove enfatizzato, diventa talvolta corpino indossato su particolari pantaloni dal taglio triangolare, di faille, di grisaille di seta o velluto.
tessuti: AGNONA – BINI – BARGHENTI – CALEDON – CANEPA – DONDI JERSEY – ETRO – FALIERO SARTI – ITS ARTEA – JACKITEX – LESSONA – LORO PIANA – PIACENZA – SCHLAEPFER – TARONI – TASCO – TORELLO VIERA – VERGA – VERZOLETTO.
filati: FILATI PUCCI – LINEA PIU’.
Linea accessori: Gianfranco Ferré
Foulards prodotti e distribuiti da I PARALLELI
Calzature prodotte e distribuite da GUIDO PASQUALI
Borse prodotte e distribuite da REDWALL
Bijoux disegnati da GIANFRANCO FERRE’
Makeup “The professional” di OLGA TSCHECHOWA